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Call for Papers

Cfp per il I Quaderno SICESE della rivista “I Problemi della Pedagogia” dal titolo “Italia-Europa: pensare l’Occidente”.

Pubblicato il  |  Call for Papers

Data: 30 Giugno 2025

Cfp per il I Quaderno SICESE della rivista “I Problemi della Pedagogia” dal titolo “Italia-Europa: pensare l’Occidente”.

Si segnala la Call for Paper per il I Quaderno SICESE della rivista “I Problemi della Pedagogia” dal titolo “Italia-Europa: pensare l’Occidente”.
La call si inserisce nel quadro delle iniziative programmate per il 2025 da parte della SICESE – Sezione Italiana della Comparative Education Society in Europe, in collaborazione con il centro Europa e Umanesimo. Radici d’Occidente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Tale pubblicazione costituisce l’inizio di una serie, che avrà cadenza annuale, dedicata a ospitare contributi di taglio comparativo e con un forte accento posto su tematiche educative, ma senza rinunciare a un’apertura interdisciplinare, in continuità con la tradizione. I Quaderni saranno unicamente in formato digitale, open access, e ospiteranno contributi in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco; in occasione della loro pubblicazione, si terranno seminari con il coinvolgimento di autrici e autori. Questa call è rivolta a sollecitare riflessioni riguardo al complesso frangente attuale, in cui una rottura dell’ordine internazionale – ove si inseriscono anche i conflitti in Ucraina e Medioriente – sta ampliando le lacerazioni provocate da almeno tre precedenti crisi: economica, a causa del terremoto finanziario del periodo 2007-2009; pandemica, per la diffusione della COVID 19 dal 2020 al 2022; politica, con un lento ma costante sgretolamento della legittimità delle democrazie rappresentative. Tale rottura, e tali crisi, mettono in tensione il modo con cui l’Occidente pensa sé stesso, al suo interno e nelle relazioni con le altre tradizioni educative, culturali e politiche. La diffusione e l’affermarsi di partiti e movimenti che intrecciano populismo e estremismo, lambendo spesso quel fascismo eterno già identificato da Eco trent’anni fa, i continui attacchi alla cultura e all’istruzione che, a seconda dei paesi, prendono le sembianze dello strapotere di un mercato al ribasso o dell’arcigna e rancorosa censura, la puntuale marginalizzazione del ruolo degli esperti e degli intellettuali, sia come riferimento per il dibattito pubblico sia come voci critiche e pungolo per i decisori politici: questi sono tutti elementi che disegnano uno scenario inedito – impensato e, fino a poco tempo fa impensabile, inaudito. Nel prolificare di impoverenti derive irrazionali e identitarie, mute a dire il presente e indifferenti a ogni promessa di futuro, tanto più urgente e decisiva si rivela essere la responsabilità di pensare il nostro tempo, per individuare il permanere di vecchie criticità e l’irrompere di nuove minacce, così come per soppesare la fragile permanenza di ideali di lungo corso e comprenderne l’innesto in una sfuggente contemporaneità. Gli studi comparativi nel loro complesso e, in particolare, quelli in educazione sono da sempre impegnati nell’interpretare i transiti e le trasformazioni delle idee e dei fenomeni che hanno percorso i diversi frangenti storici, riflettendone la coerenza e i mutamenti. In ambito educativo, l’apertura al confronto con l’altro è stata una cifra costitutiva della sensibilità comparativa, favorendo la conversazione con altri ambiti del sapere, tra cui la filosofia, la storia, la letteratura e la sociologia. Lontana da sterili specialismi e anguste classificazioni, tale postura intellettuale è un’eredità della cultura europea ed è l’asse portante di questo Quaderno.

Invio degli abstract all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il 06.07.2025.
Per maggiori informazioni: https://www.europa-e-umanesimo.eu/i-ciclo-di-seminari-2024