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Call for Papers

nuova call for papers: Rivista di Storia dell'educazione 1/2024

Pubblicato il  |  Call for Papers

Data: 31 Ottobre 2023

RSE, n. 1 del 2024

Participation, collegiality and decentralization: a reflection on the 1970s of the Italian school, half a century after the Delegated Decrees

Editors: Chiara Martinelli: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Pietro Causarano: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

In 1974, the so-called “Decreti Delegati” occurred after years of ministerial documents and experimentations whose success depended on headmasters’ and teachers’ leanings; they put into action parts of suggestions and predictions made during the first years of 1970s. Indeed, they modified the way scholastic organisation runs, they de-verticalized it to some extent and established connections among school, society and territory on an institutional basis. This constitutes a topic that has been highly debated in the domain of educational sciences, as are the frantic and complex social events occurred after 1968.

Fifty years following its approval, contextualizing Decreti Delegati has to be strictly linked to a historical period which we need to understand, i.e., the Seventies. During the last decades, essays about the topic have multiplied: the Seventies caught the interest of historical and educational-historical research as they reveal themselves as a period marked by specific and partially transitional features. The motive lies not only in the legacy of reforms, either realized or not; but also in the expectations, in the social practices and in the new collective relations which marked that decade on a socio-cultural basis as well as on a scholastic one. The crisis of familiar and institutional structures rooted in the Italian context, in addition to the development of new manners of conceiving the relationship between individual and society, have marked the scholastic institution as well as the way education has been daily perceived in the context of formal, un-formal and non-formal education. The reforms realized, such as the integration of disabled students or “150 hours” of workers or full-time education, and the ones merely planned, namely the “scuola superiore” reform, have been both conditioned by a tough context, where new ideas and new methods of thinking, working, studying and spending time together spread themselves around classrooms.

This call for paper aims at stimulating thoughts and analysis about a decade deemed pivotal for understanding Italy and contemporary school in the domain of history of education. Though this does not claim to identify the entirety of the topics covered, the listing below indicates several that are included in the monographic number, notably:

  • How the students’ contestation affected the structure of the Italian scholastic system: the crisis of authoritarianism, the administrative de-verticalization and the transformation in teachers’-students’ relationship; the consequences that the reform triggered: guaranteeing the evolution in participation, assemblearism and solidarity; and finally, the students’ contestation and the institutionalization of collective movements, from the legacy of ’68 to the movement of ’77.
  • The changing identity of teachers’ profession, which must be contextualized in the framework of trade unions’ innovation and scholastic life. It ends up in a circular institutional process which involves centre and periphery in a mutual exchange.
  • The pedagogical debate arisen in those years, especially for what concerns the so-called deschooling movement and the links between school and territory.
  • The reforms of the 1970s: the introduction of social scholastic management and the first decentralization processes occurred in school; the integration of disabled people in normal schools which ended the different kinds of special education; the realized and unrealized reforms in the context of the “big reform” debate; the transformation of un-formal education; the outcomes of permanent education in adult lives, marked by the introduction of the “150 hours”, training and updated courses for teachers;
  • School representation: in media (from newspapers to cinema and radio-television); in literature.
  • Myths and contemporary perceptions about school during 1970s, from its impact on the educative system of today to its outcomes on the contemporary, decentralized education system.

By 31 January 2023, authors must submit to the editors an extended abstract of their proposal (800 words), illustrating its contexts, the theoretical framework of reference, the methodologies and documentation considered, its place in the literature of the subject, 3-5 keywords. The proposal must be accompanied by a brief bio of the authors (about 75 words).

The selection by the editors and the editorial board of the review will take place by 28 February 2023.

By 31 October 2023 authors must send to the editors the complete manuscript, of no more than 8,000 words (approximately 45,000 characters), including bibliography and notes, drawn up according to the editorial criteria adopted by the journal (to access the editorial rules: https://www.dropbox.com/s/ne830zn2n9x88tk/Editorial%20guidelines%20RSE%20open%20access%20FIN%20EN.pdf?dl=0).

Partecipazione, collegialità e decentramento: per una riflessione sugli anni ‘70 della scuola italiana, a mezzo secolo dai Decreti Delegati

Curatori: Chiara Martinelli: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Pietro Causarano: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Nel 1974, dopo anni di maxi-circolari e sperimentazioni il cui buon successo dipendeva dagli orientamenti di presidi, direttori didattici e collegi docenti, i Decreti Delegati accoglievano parzialmente le suggestioni e gli indirizzi emersi nei primi anni Settanta, innovando le modalità di gestione scolastica, deverticalizzandole in qualche misura e sancendo anche a livello istituzionale quei legami tra scuola, società e territorio che già ampio riscontro avevano trovato nelle scienze dell’educazione come nelle complesse e frenetiche vicende sociali post-1968-‘69.

La contestualizzazione dei Decreti Delegati, dei quali nel 2024 ricorre il cinquantennio dall’approvazione, si rivela strettamente connaturata alla comprensione di una stagione – quella degli anni Settanta – che nell’ultimo decennio ha attirato sempre più l’attenzione della ricerca storica e storico-educativa in quanto fase dalle caratteristiche specifiche e in certa misura di transizione. La ragione è insita nel portato di riforme, attuate e mancate, ma anche nelle aspettative, nelle pratiche e nelle nuove relazioni collettive che hanno caratterizzato quel decennio, tanto sul lato socio-culturale quanto su quello scolastico. La crisi di strutture familiari e istituzionali radicate nel tessuto italiano, nonché lo svilupparsi di nuove concezioni nel rapporto individuo-società e nelle relazioni interpersonali, hanno inciso sia sulle istituzioni scolastiche sia sulle modalità con cui l’educazione è stata quotidianamente esperita negli ambienti formali, non formali e informali. Tanto le riforme attuate in quegli anni – dall’integrazione degli alunni con disabilità alle 150 ore fino al tempo pieno – quanto quelle progettate, ma non condotte in porto – una su tutte, la riforma della scuola superiore – hanno risentito profondamente di un contesto in ebollizione, in cui nuove idee e nuovi modelli del vivere, del lavorare, dello studiare e dello stare insieme entravano nelle aule scolastiche.

La presente call for paper intende stimolare riflessioni e analisi su questo decennio fondamentale per l’Italia e la scuola contemporanea nell’ambito della storia dell’educazione. Senza pretesa di esaustività, elenchiamo qui alcuni dei temi che il numero monografico potrà includere:

  • Gli effetti delle proteste studentesche sull’assetto della scuola italiana: la crisi dell’autoritarismo, la de-verticalizzazione amministrativa e la trasformazione del rapporto tra insegnanti e studenti/esse, gli effetti della riforma sull’evoluzione di partecipazione, assemblearismo e collegialità; il dissenso studentesco e la problematica istituzionalizzazione dei movimenti collettivi, dal rapporto con l’eredità del Sessantotto al movimento del Settantasette;
  • L’identità in mutamento della funzione docente, tra innovazione sindacale e vita scolastica, nella circolarità di un processo istituzionale che coinvolge in un mutuo scambio centro e periferia;
  • Il dibattito pedagogico coevo, con particolare attenzione ai temi della descolarizzazione e del collegamento tra scuola e territorio;
  • Le riforme degli anni Settanta: modelli di governo sociale della scuola e sistema delle autonomie locali; l’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole elementari e medie statali e l’esaurirsi delle forme di educazione speciale; le riforme attuate e quelle non attuate nel contesto del dibattito sulla “grande riforma”; la trasformazione dell’educazione non-formale; l’impatto dell’educazione permanente in età adulta, con le esperienze delle 150 ore, della formazione e dell’aggiornamento degli insegnanti;
  • Visioni proposte della scuola degli anni Settanta: nei media (carta stampata, cortometraggi e film, radio, televisione); nella letteratura;
  • Miti e percezioni contemporanee sulla scuola degli anni Settanta, dal suo impatto nel sistema educativo odierno ai suoi riflessi sulla scuola dell’autonomia.

Entro il 31 gennaio 2023 inviare abstract esteso (800 parole) della propria proposta, illustrandone contenuti, quadro teorico di riferimento, metodologie e documentazione considerata, la sua collocazione nella letteratura sul tema, 3-5 keywords. La proposta dovrà essere accompagnata da una breve presentazione biografica di autrici e autori (circa 75 parole).

La selezione da parte dei curatori e della redazione della rivista avrà luogo entro il 28 febbraio 2023.

Entro il 31 ottobre 2023 autrici e autori dovranno far pervenire ai curatori il manoscritto completo, di non oltre 8.000 parole (45.000 caratteri circa), comprensive di bibliografia e note, redatto secondo i criteri redazionali adottati dalla rivista (per accedere alle norme redazionali: https://www.dropbox.com/s/ne830zn2n9x88tk/Editorial%20guidelines%20RSE%20open%20access%20FIN%20EN.pdf?dl=0).